Durante le prime settimana di vita del bebè, ti è probabilmente accaduto spesso di essere svegliata dal piccolo che piange e chiama più volte, anche durante la notte.
I neonati, infatti, dormono tanto ma tendenzialmente non superano mai le quattro ore di sonno consecutive, con il risultato per i genitori di una deprivazione cronica del sonno, che si fa poi sentire durante il giorno.
Quanto dorme un neonato? E perché si sveglia spesso?
Possiamo calcolare circa 15-20 ore al giorno di sonno per il neonato. Come abbiamo detto, però, il sonno è spesso discontinuo. È probabile che il bambino non resterà addormentato per più di una-tre ore almeno nei primi 3 mesi.
La ragione principale è il bisogno di svegliarsi di frequente per poppare, ma ci sono anche altre cause che portano a questi risvegli notturni:
- Primi dentini, balzi di crescita, l’introduzione dei cibi solidi
- Una giornata eccitante, o particolarmente calda
- Aumento dell’autonomia (inizia a gattonare o a camminare) e cambiamenti nello sviluppo psicomotorio
- Ansia da separazione (intorno ai 18-24 mesi) e ripresa lavorativa della mamma
- Inserimento al nido o all’asilo
- Arrivo di fratellini o sorelline
- Cambiamento di routine familiari
Il bambino, infatti, è sensibile e in grado di percepire i cambiamenti che avvengono attorno a lui, con conseguenze sulla qualità del suo e del tuo sonno.
In ogni caso, i risvegli frequenti sono normali e, prima o poi, il ritmo di sonno raggiungerà naturalmente livelli più stabili qualche mese più tardi.
Come insegnare al neonato a dormire tutta la notte
Ecco alcune buone abitudini che puoi seguire già dalle sei settimane per aiutare il bambino a regolarizzare il ritmo del sonno.
- Crea una routine che si ripeta quotidianamente prima di andare a dormire: leggere una favola, cantare una ninna nanna, fargli il bagnetto hanno la funzione di prepararlo a ciò che accadrà a breve.
- Non aspettare che sia esausto per metterlo a letto: sarà ancora più irritabile e nervoso e, quindi, più difficile da far addormentare. Per la stessa ragione, evita giochi troppo turbolenti o eccitanti nelle due ore che precedono il sonno.
- Mettilo a nanna dove dovrà passare la notte. Spesso i bambini vengono fatti addormentare sul divano o nel lettone e poi spostati nel loro lettino, e questo può confonderli rendendo più difficile il riaddormentamento.
- Il bambino nelle prime ore ha bisogno di silenzio, luci soffuse, tranquillità. Sistema la culletta in un posto tranquillo e assicurati che la temperatura della stanza non sia troppo alta.
- Lascia che il bambino abbia la possibilità di addormentarsi da solo. Se si abitua all'essere cullato o al ciucciare il biberon o ad una bevanda per dormire, dipenderà sempre da te per addormentarsi e probabilmente, se si sveglierà durante la notte, si metterà a piangere.
- Infine, ricorda che è normale che il bambino si svegli e, in particolare, che pianga: non si tratta di un capriccio né di un errore di gestione. Il pianto è il suo unico strumento per comunicare i suoi bisogni e con il tempo capirai come interpretarlo e, soprattutto, come calmarlo!
Consigli per te: cosa può fare la neo mamma
Vediamo ora qualche consiglio per aiutare te
- Adotta gli orari del piccolo: resta sveglia quando si sveglia e sfrutta i momenti in cui dorme per dormire a tua volta.
- Tieni il bambino vicino. Anche se banale, non dover fare molti passi per andare incontro al bambino sarà un bel vantaggio quando vorrai raggiungerlo subito durante il pianto.
- Spegni il cellulare e dimentica gli orari che avevi prima! A scandire le vostre giornate in questa prima delicata fase ora ci sono gli orari del neonato. Non guardare che ore sono quando vieni svegliata di notte ti aiuterà a non farti prendere dalla tensione per l'ora tarda.
- Pratica attività fisica. Semplici stiramenti, rimettere in modo la circolazione e scaricare lo stress su una cyclette può essere certamente importante per contrastare la fatica.
- Dai importanza alla tua dieta: evita troppi zuccheri e al bando la caffeina. Meglio affidarsi all'energia delle mandorle, del ferro e della vitamina A.
- Scegli i tuoi ospiti. Le persone che ti stanno attorno ora devono capire di non poter avere le vostre attenzioni come prima del parto. Rimanda le visite che richiedono troppa energia e circondati di parenti e amici che, invece, possono essere d’aiuto.
- Il tuo sonno resta la priorità assoluta: pensa a riposare ogni volta che puoi, soprattutto nei primi 6 mesi. In seguito, i bambini solitamente iniziano a dormire per tutta la notte.
Quando mettere il neonato a dormire: i segnali che è stanco
Per le prime sei - otto settimane, il bambino probabilmente non sarà in grado di rimanere sveglio per più di due ore alla volta, incluso il tempo della poppata e dell'essere cambiato. Se si tarda di molto a metterlo giù, il bebè sarà stanco e non si assopirà facilmente.
I segni che indicano che è assonnato possono aiutarti a capire quando metterlo a dormire:
- stropiccia gli occhi, trastulla l'orecchio con la sua mano o sbadiglia e si tende molto con le membra
- manifesta un alone scuro sotto gli occhi
- si lamenta e piange alla minima provocazione
- sta perso nel vuoto, perde interesse per le persone e i suoi giocattoli o diventa tranquillo
Ora sai che, se manifesta questi o altri segni di sonnolenza, è ora della nanna!
Ricorda, però, che il pisolino non dovrebbe superare le tre ore, in modo da aiutarlo a regolarizzare il proprio sonno durante le ore notturne. E con il tempo anche tu svilupperai un sesto senso per i ritmi e gli schemi quotidiani del tuo bambino!
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