L'infiammazione del nervo ottico
Tra i disturbi della vista più invadenti e fastidiosi, ricade senz’altro l’infiammazione del nervo ottico, definita anche con il termine tecnico di neurite ottica.
Si tratta di una condizione medica causata da infezioni o danni al nervo ottico che possono comportare anche la perdita parziale e completa della vista, nei suoi stadi più avanzati.
Solitamente questo evento colpisce un solo occhio, ma non mancano casi in cui l’infiammazione del nervo ottico coinvolge entrambi gli occhi nello stesso momento.
Un nervo ottico infiammato non riesce a trasportare le informazioni visive provenienti dalla retina verso la corteccia visiva, presente in un’area del cervello chiamata lobo occipitale (che appunto elabora gli stimoli elettrici delle immagini visive).
Sebbene si tratti di una delle lesioni più comuni che colpiscono il nervo ottico, i sintomi sono particolarmente destabilizzanti per ogni individuo.
I segnali più netti sono infatti la perdita della vista nel giro di poche ore, un riflesso pupillare alterato e dolore durante i movimenti dell’occhio. In molti casi, si notano anche difficoltà nella distinzione dei colori.
In generale, le donne sono più propense degli uomini a sviluppare questa patologia del nervo ottico, che colpisce prevalentemente adulti tra i 20 e i 40 anni, spesso anche per predisposizione genetica.
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Diagnosi e trattamento dell’infiammazione del nervo ottico
Solitamente, è opportuno rivolgersi a un oftalmologo quando si ritiene di essere affetti da infiammazione del nervo ottico.
Per trattare la neuropatia ottica occorre comprenderne le cause alla base, che possono essere molteplici.
Nella maggior parte dei casi, la causa apparente non è facile da individuare, ma vi sono molti fattori che possono concorrere allo sviluppo.
Ad esempio, la neurite ottica autoimmune può essere causata da una disfunzione del sistema immunitario che colpisce proprio il nervo ottico. Altre patologie possono causare la demielinizzazione delle fibre nervose.
La cosiddetta mielina è una sostanza che costituisce la guaina midollare delle fibre nervose e isolante nei riguardi della conduzione dello stimolo nervoso.
Inoltre, la neurite ottica può essere manifestazione della sclerosi multipla, in qualsiasi stato della malattia, e rappresenta uno dei primi sintomi di questa patologia già nel 20/30% dei casi.
Infine, la neurite ottica, o infiammazione del nervo ottico, può essere causata da malattie infettive, carenza di vitamina B12 e intossicazione da sostanze come antibiotici o chinino.
La diagnosi sarà da affidare a esami di acutezza visiva e del campo visivo, a cui potrebbero affiancarsi controlli della retina e dei dischi ottici.
Tra i numerosi test previsti, spicca per efficacia il PEV, Potenziale Evocato Visivo, che permette di individuare il livello di reattività del nervo ottico.
Nei casi che lasciano supporre la possibilità di patologie più gravi, possono essere raccomandate al paziente anche delle analisi del sangue e una risonanza magnetica.
Come trattare la neurite ottica?
Se si è individuata la presenza di un’infiammazione al nervo ottico consigliamo di rivolgersi tempestivamente a un esperto. In genere, i corticosteroidi sono una possibile soluzione se si sospetta la neuromielite o la sclerosi multipla.
Nei casi più gravi, i trattamenti a base di steroidi possono velocizzare il recupero, ma potrebbero non rappresentare una vera e propria soluzione al problema. Gli steroidi sono principalmente assunti in gocce e successivamente in compresse, a dosaggi progressivamente inferiori.
Oppure si può pensare a un trattamento con il metilprednisolone per tre giorni accompagnato da prednisone per undici giorni per accelerare il recupero.
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