Pancia gonfia e prova bikini non vanno proprio a braccetto. Chiunque desidera un’estate senza gonfiore addominale per vari motivi: esteticamente non è per niente piacevole ma soprattutto provoca un senso di fastidio e di disagio davvero tremendo. Ma quali sono le cause di questo gonfiore e come possiamo fare per eliminarlo?
In questi giorni ci stanno arrivando molti messaggi da voi: ci parlate delle vostre esperienze, dei rimedi che stanno funzionando e di quelli che si sono rilevati fallimentari, ma per fortuna la maggior parte di voi è riuscita a trovare un buon equilibrio.
Estate a parte, il gonfiore addominale è un problema che abita tutte le stagioni e la quotidianità di molti. È la dieta a causarlo? Qualche intolleranza? È la stagione? Sono periodi di stress?
Perché in estate aumenta il gonfiore addominale?
Abbiamo la sensazione che durante l’estate il gonfiore addominale sia più marcato e persistente, e lo notiamo con maggior frequenza perché crea un forte disagio anche nella nostra esposizione al mare o in piscina.
Durante l’estate le temperature sono più alte, fa molto più caldo e si viene a creare umidità. Calore e umidità rallentano la circolazione sanguigna nei vasi e quindi aumentano la presenza di tossine. La conseguenza di questo accumulo di tossine è la produzione di aria nell’intestino che genera gonfiore. La pancia gonfia non è sovrappeso, anche se la sensazione di disagio è la stessa.
Si tratta di accumuli di aria che sono segnali del fatto che l’intestino non sta funzionando al meglio. Questo può significare che quando mangiamo, la nostra dieta non è equilibrata o il cibo non viene correttamente digerito e assorbito per cui si crea aria all’interno dell’intestino.
Per combattere il caldo si tende a consumare maggiormente bibite fresche e gasate, gelati e frullati che sono ricchi di dolcificanti e tendono ad aumentare la fermentazione e quindi il gonfiore addominale.
I fattori stagionali, sicuramente, contribuiscono a variare il funzionamento della flora batterica intestinale e quindi a manifestare gonfiore e pesantezza, spesso associati ad una paradossale mancanza di appetito.
Altre importanti cause
Come dicevamo all’inizio, non è un disturbo che riguarda solo l’estate. I sintomi li conosciamo tutti: costipazione, disagio, pienezza, pesantezza all’addome e chi più ne ha più ne metta.
Non per forza per provocare disagio il gonfiore addominale deve essere visibile, talvolta non si manifesta visivamente ma si sente con lo stesso fastidio.
In primis la dieta contribuisce: spesso le cattive abitudini alimentari sono la causa principale. Si tratta di diete squilibrate, povere di fibre e ricche di grassi, zuccheri e carboidrati che impiegano più tempo ad essere digeriti e scomposti e possono generare più gas all’interno dell’intestino. Stessa cosa vale per cibi fritti e bevande gasate ricche di zuccheri.
Secondariamente anche le cattive abitudini a tavola e durante la giornata sono una causa di gonfiore addominale: mangiare di fretta, magari anche in piedi, comporta ingerire molta più aria del normale producendo gas che necessitano di essere espulsi e provocano disagi intestinali. Fumo e alcool sono considerate cause di irritazione e di sbilanciamento della flora intestinale, così come anche stress e ansia: tutte queste situazioni possono generare aerofagia.
Quando il gonfiore addominale non è più occasionale ma comincia ad essere cronico, allora le fondamenta vanno ricercate in intolleranze alimentari o patologie da intestino irritabile.
Quando alla base può esserci un’intolleranza alimentare il gonfiore è dato dall’assunzione di alimenti che il nostro organismo non tollera e fermentano con l’azione della flora batterica fino a fino a causare meteorismo e indisposizione.
I cibi più sospettati per le intolleranze alimentari sono coloro che contengono lattosio e glutine. Sono infatti in netto aumento le persone che si accorgono, anche in età adulta, di soffrire di alcuni disagi, più o meno accentuati, derivati proprio dall’intolleranza al glutine e ai derivati del latte.
Il primo segnale di allarme proviene proprio dal senso di gonfiore addominale, dolore intestinale e indisposizione generale.
Prestare attenzione ai segnali del nostro intesti può essere la soluzione per risolvere in modo definitivo il gonfiore addominale, qualora questo sia causato da patologie o intolleranze.
Serve sempre ascoltare il proprio corpo.
Alcuni rimedi alimentari: le fibre
Nei casi in cui il gonfiore addominale non sia collegato ad una intolleranza alimentare è bene approfondire la dieta che stiamo conducendo e valutare come migliorarla.
Il gonfiore addominale, come abbiamo visto, è generato la maggior parte delle volte dalla fermentazione che avviene all’interno del nostro apparto digerente. Gli zuccheri contenuti nell’alimentazione fermentano, mentre le proteine devono essere semplificate e quindi putrefatte: la putrefazione delle proteine è il processo che consente di trasformarle in amminoacidi e quindi assimilati dal nostro organismo.
In queste circostanze la flora batterica può essere alterata. Questa situazione prende il nome di disbiosi intestinale. Se queste circostanze sono quasi croniche vi consigliamo di rivolgervi al vostro medico curante per stabilire una nuova e corretta dieta.
Tuttavia, cosa può essere utile mangiare per diminuire il gonfiore addominale e ripristinare la flora? Le fibre!
Gli alimenti più ricchi di fibre sono per eccellenza i cereali integrali come miglio, farro, orzo, segale e tanti altri. La loro principale funzione è quella di rallentare l’assimilazione degli zuccheri e regolare le funzioni intestinali. Inoltre, saziano molto velocemente.
Mele, pere e prugne sono frutti che contengono molte fibre ed oltre ad avere proprietà benefiche per l’intestino aiutano molto ad attivare il transito intestinale e combattere la stipsi che inevitabilmente è una causa del gonfiore addominale.
Apportare fibre alla flora batterica intestinale serve a fornire tutti gli elementi essenziali all’intestino per mantenere l’equilibrio e evitare la fermentazione degli alimenti.
I nostri SanaConsigli
Il nostro consiglio numero uno è quello di provare a registrare in una sorta di diario alimentare gli alimenti e i piatti che mangiate per circa una ventina di giorni. Programmare la settimana alimentare e la spesa fresca da fare.
Questo può essere un valido aiuto per tenere monitorati i cambiamenti del vostro corpo, valutare con il proprio medico ipotetiche intolleranze e pianificare un ottimo piano spesa che vi consente di mangiare frutta e verdura di stagione, e risparmiare sugli sprechi.
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E voi? Come combattete il gonfiore addominale estivo?
Scrivetecelo nei commenti, vi leggiamo sempre con piacere.
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