Sentirsi traditi dal proprio corpo: ansie e prestazioni. Quale la causa?

Ansia e prestazione: due concetti distinti ma spesso correlati tra loro. Una la causa dell’altra o viceversa? 
Pensate ad una situazione che circonda queste due parole, indistintamente. E poi pensatene ad una che le accomuni. La sicurezza che ognuno ha di sé è la base su cui si costruisce qualsiasi tipo di interazione, partendo dalla conoscenza di sé stessi, fino ad arrivare a stringere un rapporto o una relazione con una seconda persona.
L’insicurezza che nasce dentro di noi, come specchio si riflette sulla persona che abbiamo di fronte e in pochi attimi si amplifica raddoppiando la sua entità.

Ansia da Performance - Taurumin

Ma cosa si intende davvero con sicurezza in sé stessi?

Sicuramente sappiamo cosa comporta. Infatti, influisce sui rapporti che si creano con le altre persone: serve consapevolezza di poter contare sulle nostre capacità, su ciò che siamo noi, prima di poterci concedere e fare spazio ad un’altra persona. Prima di unire i valori, condividere spazi e obiettivi serve conoscere i propri. Per avere una definizione di autostima e di sicurezza andiamo in prestito dalla letteratura e troviamo la definizione di Battistelli che nel 1994 afferma che si tratta di “Insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di sé stesso”. A chi? Solo a se stesso.

L’uomo, e più in generale tutte le persone, cercano di spiegare il verificarsi di un evento attribuendogli una causa. Questa causa può essere interna o esterna, risiedere in una persona o in una qualità propria. Ma l’importante è che sia identificata una causa con la quale eventualmente congratularsi, o arrabbiarsi.  

Molte volte ricerchiamo la nostra realizzazione negli altri, scordandoci che la sicurezza, l’autostima sono prima concetti individuali.

La sicurezza e l’autostima in sé stessi sono certamente influenzate da molti fattori appartenenti a gruppi tematici differenti.
Un primo gruppo include le influenze che non sono strettamente collegate alla nostra personalità e non possiamo modificarle o prestagli volontaria indifferenza perché sono cresciute con noi e con il tempo si sono consolidate. In particolare, si fa riferimento al rapporto con i famigliari dove un ruolo di magistrale importanza è ricoperto dai genitori, il contesto scolastico dove cominciano a crearsi le basi per le più grandi insicurezze che sono perpetuate nel tempo, l’ambiente che ci circonda e le persone, i valori con i quali siamo cresciuti.

Un secondo gruppo di fattori, seppur influenzato dal nostro carattere, è maggiormente legato a come noi ci relazioniamo con ciò che ci circonda e su come compiamo le nostre azioni. Per esempio, alcuni fattori che influenzano la nostra sicurezza e la nostra autostima sono:

  • La collocazione all’interno della società
  • Il nostro lavoro
  • La nostra famiglia
  • Il nostro aspetto fisico esteriore
  • Le nostre prestanze fisiche

Perché soffermarsi sull’aspetto fisico?

Negli ultimi anni, con l’avvento dei social network, si è creata una sorta di competizione “estetica” continua con i modelli di riferimento ed influencers; l’attenzione verso l’aspetto fisico è oramai una componente fondamentale. Ne è una prova la crescita esponenziale del mondo Fitness negli ultimi anni, accompagnata da una sempre maggior attenzione verso l’alimentazione.
Questo fenomeno si è sempre visto attribuito alle donne, ma la verità è che, in misura più nascosta, sono colpiti anche gli uomini che seguono forse in maniera più radicale questo fenomeno di perfezione corporea.

Callisthenics

Parole come Calisthenics[1] fino a qualche anno fa erano sconosciute a molti, per non parlare della difficoltà sempre maggiore nel trovare attrezzi per allenarsi nei negozi, e il vertiginoso aumento delle App-Fitness, delle visualizzazioni su YouTube dei video di workout sia per uomo che per donna.
L’attività sportiva è fondamentale per la nostra salute in generale, oltre agli aspetti puramente estetici, aiuta a ridurre ansia e stress, migliora il sonno e anche la produttività durante la giornata.
Sicuramente l’autostima è molto influenzata da tutto questo. Essere in salute, avere un bel fisico, piacersi sono tutte condizioni che aumentano la nostra sicurezza e ci aiuta nelle relazioni interpersonali.
Come dicevamo prima la ricerca della sicurezza personale, spesso ed erroneamente, si va a cercare come rilfesso sui rapporti che intratteniamo. Se tramite gli occhi degli altri ci sentiamo sicuri, allora lo siamo davvero. È così che funziona? Non proprio. La necessità di conoscere noi stessi, le nostre capacità, le nostre prestazioni, non possono prescindere da niente e da nessuno, se non da noi stessi. Ciò che gli altri vedono non è necessariamente ciò che noi siamo, anzi, raramente lo è.
Ed è così che con questo meccanismo, si arriva a scovare l’insicurezza in una delle nostre parti che non mente mai: l’autostima.

Sicurezza, autostima e prestanza fisica

Si commette un errore se non si considera la relazione tra aspetto fisico e autostima, come una relazione biunivoca, dove è difficile capire quale sia la causa e quale sia la conseguenza.
Ultimamente uno degli argomenti più dibattuti e tra i più interessanti è il legame tra la qualità delle prestazioni sessuali e l’autostima.
Che tipo di rapporto c’è tra loro? Che impatto hanno delle prestazioni sessuali soddisfacenti sull’autostima?

Ansia da Performance - Taurumin

A letto, l’insicurezza può portare a sviluppare una forte ansia da prestazione, soprattutto quando ci si trova ad interagire con un nuovo partner. Uomini e donne gestiscono in modo diverso l’ansia: per le donne essa è strettamente collegata al loro aspetto fisico, alla paura di non risultare sufficientemente attraenti e di conseguenza in grado di portare piacere al propri* partner.

L’uomo, invece, teme il confronto con partner precedenti, ha paura di essere giudicato e di non essere all’altezza. Questo pensiero ruota attorno alla sua immagine, alla sua persona e al suo aspetto fisico. Quanto questa paura influenza a livello soprattutto mentale la prestazione?

Si tratta, in entrambi i casi, di una visualizzazione egocentrica del rapporto, in cui ci si vede protagonisti in dovere di rispettare determinati standard. Al contrario di visualizzare il rapporto come la condivisione dello stesso spazio, e perché no, delle stesse sensibilità.

Fare l’amore è una delle meraviglie dell’essere uomini, persone. A differenza delle altre specie, l’atto sessuale umano non implica solo la riproduzione, bensì un più ampio ventaglio di sentimenti e piaceri che sono coinvolti. Nonostante questo argomento desti ancora qualche imbarazzo e ci siano ancora molto taboo su questa tematica, spesso ci sono ostacoli nella sua realizzazione.
Come in tutte le situazioni, parlarne e riconoscere l’origine di un problema è il primo passo per la risoluzione.
Invece quello che più spesso accade è che di fronte alle parole “disfunzione erettile” si risponda con ironia o sdrammatizzando il discorso in modo da non approfondirlo e pensare che non è mai un problema personale. Questo porta a far sì che diventi un problema psicologico che riguarda solo gli altri e diventa ancora più difficile trovarne l’origine.
ciò che è certo è che ansia, depressione e stress sono elementi che influenzano un’erezione.

Cosa si intente con disfunzione erettile?

La sensazione è quella di sentirsi traditi dal proprio corpo. All’origine di un tradimento solitamente ci sono due cause: si conosce poco, o si conosce troppo e non ci piace.
Pensate al tradimento in una coppia: se non conosciamo abbastanza l’altra persona, come possiamo capirla? Ora riflettiamo questo discorso su noi stessi: se abbiamo sempre rifugiato negli altri la base delle nostre sicurezze, per piacere, per essere accettati, come può essere che ci conosciamo davvero.

Come ogni situazione personale, anche questa è delicata e presenta differenti sfaccettature. Si parla di disfunzione erettile primaria o secondaria, situazionale o generalizzata.
Tutte queste diverse forme hanno come fattore comune l’ansia, lo stress e la paura di non riuscire a raggiungere certi standard. L’ansia non riguarda solo i rapporti occasionali, ma anche nei rapporti di coppia più duraturi il sesso è una componente sempre fondamentale e molte ricerche riportano che sempre più tradimenti sono guidati da una insoddisfazione, mancanza di stimoli con il proprio partner.
Alcuni uomini tendono a vivere la performance sessuale come una prova che devono superare piuttosto che un rapporto con una persona: i pensieri negativi e di dovere prendono il sopravvento e legano l’atto sessuale alla paura di non riuscire a soddisfare il proprio partner.
La scarsa educazione sessuale influisce altamente su questa dinamica, che associata a ideologie bigotte, poca esperienza, la paura di essere rifiutati o derisi, aumentano le probabilità di insuccesso, alimentano un circolo vizioso che porta al rifiuto dei rapporti sessuali per mancanza di autostima. 

La mancanza di autostima porta a non voler rapporti sessuali perché i rapporti sessuali fallimentari diminuiscono nuovamente l’autostima. Si tratta della profezia che si autoavvera, ovvero si tratta di una previsione o di un pensiero che si avverano solo per il fatto che la nostra mente crede che si avvereranno. La realtà è che la convinzione di questo fatto porta, inconsciamente la nostra mente e il nostro corpo, a far sì che si realizzi davvero.

Come superare questa impasse?

Nonostante per molti sconosciuti motivi, in Italia il sesso è ancora un tabù, nei grandi motori di ricerca i click su parole e ricerche come “disfunzione erettile maschile” e “Viagra” sono in aumento.
Aprirsi con il proprio partner può essere d’aiuto ma solo se si tratta di una relazione all’interno della quale la condivisione e la fiducia reciproca solo la base. Saper cogliere i timori della persona con cui si condivide questo tipo di momento, può rafforzare ulteriormente il legame e emotivo e condurre fuori da questo vicolo cieco.
Una maggiore informazione, o meglio educazione, sui temi sessuali e sulle problematiche esistenti in questo settore può essere una scuola che tutti dovrebbero frequentare per comprendere che siamo umani e imperfetti. E per quanto la disfunzione erettile è una macchia che ferisce il nostro orgoglio, non è un problema irrisolvibile, non è un peccato, ma semplicemente è essere umani con delle debolezze e preoccupazioni. Niente di tutto questo porta alla derisione da parte di chi merita la vostra attenzione.

Prima di ricorrere a farmaci o terapie invasive, è necessario anche conoscere quale tipo di trattamento il nostro corpo ha bisogno di affrontare.

La pillola blu non è la soluzione al problema, ma solo la volontà di non ascoltare il proprio copro.
Ci sono soluzioni che portano trattamenti naturali e non invasivi per il nostro organismo che sono in grado di ripristinare il sano desiderio sessuale e un’adeguata circolazione concertata nel punto giusto.

Si tratta di Taurumin, prodotto da noi qui a SanaExpert.
Non è una capsula, ma un trattamento che comincia e con costanza riporta la vostra naturale volontà sessuale e la capacità di condurre un rapporto soddisfacente. Non è magia. Non è veloce, ma è costante.

Continuate a leggerci per saperne di più!

 

 

 

 

[1] Insieme degli esercizi e delle pratiche sportive, e non solo, miranti a sviluppare e a evidenziare la forza e la bellezza del corpo umano

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