L’estate è davvero alle porte e anche se manca qualche settimana al suo inizio ufficiale, possiamo dire di aver sentito il suo profumo e i suoi primi caldi già nell’aria.
Chi è amante della tintarella avrà già sentito la voglia di mettersi al sole per recuperare un po’ di colorito e scaldarsi bene le ossa. Ma future mamme, attenzione!
Durante la gravidanza è più che mai necessario proteggere in modo ulteriore la vostra pelle per prevenire la formazione di macchie sulla pelle, smagliature e anche cloasma o melasma gravidico.
Di cosa si tratta? Lo vediamo adesso insieme
Cos’è il cloasma gravidico?
Per essere più chiara possibile vado in supporto di una definizione da una fonte autorevole.
“Il cloasma è un'ipermelanosi necessaria delle aree esposte al sole che si verifica durante la gravidanza e può colpire il 50-70% delle donne in attesa. Si presenta con macchie iperpigmentate simmetriche, che possono essere confluenti o punteggiate.” (fonte: National Library of Medicine)
È conosciuto anche come maschera gravidica. Si tratta, quindi, di macchie che si formano sulla pelle esposta al sole durante la gravidanza. Molte donne sono soggette a questa modifica della pelle cutanea durante la gravidanza.
Le zone più colpite dal cloasma sono le guance, le labbra, il mento e la fronte: si tratta infatti delle zone del nostro copro che sono solitamente più esposte al sole, indipendentemente dalla nostra esposizione volontaria.
In queste zone la nostra pelle si iperpigmenta. Questo significa che la cute diventa più scura rispetto al normale perché in quel punto tende ad esserci un elevata quantità di melanina, ovvero il pigmento cutaneo che ci permette di abbronzarci.
Non è nulla di pericoloso o preoccupante, non è doloroso né fastidioso. L’unico fastidio che può comportare è quello estetico perché può rovinare l’omogeneità dell’incarnato. La cosa importante, di cui dovete stare tranquille è che non comportano nessun tipo di pericolo per la gravidanza, si tratta solo di un inestetismo.
Le macchie solari sulla nostra pelle caratterizzano qualsiasi persona indipendentemente dallo stato di gravidanza o meno. Questo è dovuto al fatto che le nostre cellule cutanee, che si chiamano melanociti, durante l’esposizione ai raggi solari producono il pigmento della melanina che determina il colore abbronzato della pelle. Nelle persone con carnagione più chiara, alcuni melanociti producono più melatonina rispetto ad altri. In questi punti la pelle tende a colorarsi maggiormente determinando la comparsa delle macchie di pigmentazione. Sono proprio le lentiggini.
Ma perché colpisce le donne in gravidanza? E come lo fa?
Il 50-70% delle donne in gravidanza presenta macchie solari, ovvero ipermelanosi da cloasma.
Come abbiamo visto le macchie solari o le lentiggini possono colpire qualsiasi persona, ma perché le donne in gravidanza sono più soggette a questo tipo di macchie?
Come tutte le alterazioni che il corpo di una donna subisce durante la gravidanza, anche in questo caso si sospetta che sia responsabilità degli ormoni e del loro sbilanciamento. In particolare, si tratta dello sbilanciamento degli ormoni estrogeni che caratterizza le donne in gravidanza soprattutto a partire dal quarto mese di gravidanza. Infatti, la comparsa delle macchie legate al cloasma inizia al quarto mese e comunque non supera il sesto mese.
L’esposizione ai raggi solari, anche se con protezione, può alterare l’ormone che si occupa della melanina soprattutto nel periodo in cui i livelli di ormoni sono in cambiamento.
Questo fenomeno del cloasma si verifica anche, in misura minore, nelle donne che assumono ormoni tramite una pillola anticoncezionale ad alto dosaggio di estrogeni.
Quali sono le cause
Come abbiamo appena visto le cause del cloasma gravidico nelle donne in gravidanza sono soprattutto legate a fattori ormonali correlati all’esposizione della pelle al sole. Ma ci sono anche altre cause. Per esempio, l’ereditarietà, infatti alcuni studi hanno riportato che la comparsa del cloasma è più probabile se in famiglia qualcuno ha già sofferto di questo disturbo.
Un’altra causa è senz’altro l’esposizione ai raggi UV solari che stimolano la produzione di melanina in alcuni punti in modo maggiore rispetto ad altri. Ed infine, potrebbe essere una causa, anche l’utilizzo di cosmetici o creme di qualità scarsa o non certificata che possono favorire la comparsa di macchie iperpigmentate sul viso. Soprattutto si tratta di prodotti molto profumati che contengono principi attivi squilibrati.
Differenza tra cloasma e melasma?
Il melasma è una pigmentazione di colore più scuro che caratterizza alcune zone della pelle del viso, causata dall’esposizione a raggi solari. Il cloasma è esattamente lo stesso fenomeno che però si verifica più frequentemente nelle donne, soprattutto nel periodo della gravidanza a partire dal quarto mese, dove i livelli di ormoni sono maggiori e in aumento.
Prevenire e curare il cloasma
Così come abbiamo detto prima, non si tratta di una malattia, non è pericoloso ma è comunque un inestetismo che può dare fastidio, soprattutto data la sua posizione in viso.
Possiamo dire che il cloasma, così come il melasma, va via dopo qualche mese dal parto in modo spontaneo ma molto lento. Serve, infatti, molto tempo perché la pigmentazione della pelle torni al normale funzionamento.
Comunque ci sono alcune accortezze che possiamo adottare per far sì che la comparsa del cloasma sia più difficile.
- Primo e più importante: utilizzare una crema solare quando ci si espone al sole, ma non solo. È un buon consiglio inserire nella vostra skin care l’abitudine ad utilizzare una crema solare SPF50+ sul viso, anche prima del trucco. In questo modo la pelle potrà assorbirla prima dell’esposizione, anche se state facendo una passeggiata al parco. Se invece siete al mare o in piscina, raccomandiamo l’utilizzo di una crema solare ad ampio spettro e con un alto fattore protettivo più volte durante la giornata.
- Adotta una corretta skin care: proteggere la pelle non significa solo coprirla ma anche prendersene cura e nutrirla nel modo giusto.
- Cercate di non irritare ulteriormente la vostra pelle. Non fate la ceretta ai baffetti, o alle sopracciglia. E soprattutto non usate lamette o pulizie del viso che possano irritare la cute. Potrebbero causarsi infiammazioni che peggiorano la situazione.
- Assumete acido folico. Di per sé è l’ingrediente principe di tutta la gravidanza perché è fondamentale per il corretto sviluppo del feto. Ma può anche aiutare a ridurre un’eccessiva pigmentazione della pelle che è la causa principale del cloasma.
Dove si trova l’acido folico? È contenuto in alte quantità negli spinaci, nella pasta, riso, fagioli e anche negli agrumi. Ma principalmente è contenuto nei migliori integratori prenatali e per la gravidanza.
Noi a SanaExpert lo integriamo in tutta la nostra linea di prodotti per la gravidanza, per fornire il meglio a mamma e bimbo.
In particolare, per questo inestetismo del cloasma consigliamo Natalis che può aiutare a migliorare le condizioni della pelle grazie a una combinazione di vitamine e minerali, nonché omega-3 che contribuisce alla creazione di collagene.
E poi ricordati che, in fin dei conti, è un segno del tuo essere diventata mamma. Un tatuaggio naturale della tua più grande avventura.
Fonti scientifiche:
https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/patologie-della-cute/disturbi-pigmentari/iperpigmentazione